{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Book Antiqua;}}
\viewkind4\uc1\pard\f0\fs24 SOPRA
\par ALCUNE OPERE
\par MICHELE DI NAPOLI
\par Nel febbraio del 1851 le sale del Muses Borbonieo si erano diselliuse al pubblico per mostrare i lavori di molti egregi artisti napoletani i quail con\'accorrevano el oltenere tut post\'b0 di professore nel regio Istituto di belle arti. Non erano trascorsi einque inesi else quelle medesime sale si dischindevano ad un'altra pubblica e pHs solenne esposizione , quella else suole ordinarsi ogni due anni in Nap Ii, ed 6 teinsta in molto conto e visitata con grande amore, perch6 dimostra in eerio modo la condizione Belle arti belle presso di noi. Ed in questa consueta mostra biennale non vien preferita un'arte ad en' altra, ma sono (title raccolle quelle else si chiamano col some di belle, n6 vengono chiamati pluttosto i maestri else i discepoli, ma gli uni c gli altri insieme. Ed pure earissimo pregio di queste esposizioni it vedere accanto alle opere dci giovaiii (ludic de' low maestri , i quail maestri quando sons veri ainatori dell'arte loro e non sono invidiosi, vanitosi e superbi, non fliggono la prova c non lemons. Anzi sarei per affermare else amando la grandezza ed it trims\'acfo dell'arte the professano, sarebbe gran gioia per essi ii poser riniirare le opere de' pot giovani e poser dire ad essi : voi sarete migliori di noi. E
\par mi seinbra else ci furono ragione da rallegrarci alcune opere di quella firm esposizione della quale non nsi place di giudieare dal nunsero, 116 chia\'acmarla ricca o povera dal maggiore o minors: ingombro delle sale, perdu': ba\'acsterebbero alcune poche delle opere esposle per far belly e gloriosa qualms- plc mostra anehe meno ampia e meno sole'sne else non 6 stata la nostra.
\par Albo'Ariist. Nap.\tab 19
\par 0lp 1111.11 aAou 1 !Hi ep !teaepps!, !mil! 0ne0ili1s ;n1, ,.011 enlet !p anio pa op -ow II1 010110) ardtatgad ona22os p a 'eunueip 0 mood 03193 pue.10 -01 wpenb ons 1! \'b0pow 101 II! 011llmo pa tdaatioa godeN au 11 .ets!pe .itep ossa,dsa pa opplas ()lets a atuatuapoj nod omen!) 'pliepien2p ,ep agtuas '00
\par 9.gp o 'aiaptionn e!aset OIU01.111plii !pi owe) arid, 1! '010,003 p a ante atins l!220aou2is ago a atepatetu a 11011 ago aped epanb !nu 'emu!!! el 01103S -0119soa atia maul) e.g angss!plzuassa pied ouos \'b031,0101) 1! pa ou2as!p
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\par to circondano. Certatnente per eta veneranda, e per maestA di persona molti fra questi ci chiamano a rimirarli, ma non quarto colui cite sta assiso in mez\'aczo di loro, ci vede assai bene come it De Napoli intendesse la grandezza del povero di Assisi, figura splendidissima del medio evo, non minors nep\'acpure di (Incite cosi vigorose e superbe lIdebrando e di Federico. Perclie la grande;.za di costui era ben diversa da quella cite smiliava i nemici sui campi lombardi o net castello di Canossa; anzi net tempo cite dominava la Spada, e cite i vineitori erano ricchi e fastosi , fu appunto un sole quest() cite si 'eve net monte di Assisi, siccome disse it poeta. Egli si chiame minore non solamente de'suoi eta di tutto it mondo, perocche la sua gloria non era it possedere iva it donare e aware, e non combatteva con le arini ma coll. e\'acsempio , ed aveva ordinata mut sua milizia vestita Is 'Avid\'b0 sacco e niaestra di carita ed amore, parole cite suonano entrantbe lo stesso in (Luella Legge comandata (la Cristo la quale ogni giorno pio si (liffonde ed ogni giorno con, batte e co?thatter\'e0 (incite non giunga ad essere la regina (lel mondo. Ma se in questa ledge della caritit e dell' amore non fu it solo fra i santi cite al Diviti() Maestro si rassomigliasse, fu solo in quelle particoL(ri vicende c condizioni della sua vita cite to rassomigliarono ad esso. La madre lo aveva data a loc, in una stalla, c non gli mancarono gli scherni di color\'b0 cite to tennero in conto di folle; ne un nuttier\'b0 di discepoli egnali a quelli del Redentore , e neppure it suo Giuda traditore cite fece una fine egualtnente miserabile is maledetta. E quando poi fu giunto alrestreino della vita prege cite it portassero a .seppelli\'acre su di un vicino colic cite it popolo soleva chiamare inferno e dove si sep\'acpellivano i malfattori. Ma quell\'b0 cite doveva esprimersi nelraspetto del santo era appunto quella caritit cite tutto lo accendeva anzi to consuinava, come in tempi cosi lontani ci avviene oggi ancora di leggere, non solamente nella storia de'suoi lunghi travagli e dei suoi viaggi, ma ancora in quei pochi versi di amo\'acre per Cristo elf ebbero luogo nella raccolta de'poeti antichi E que\'acsta espresse ii De Napoli in quei volto ed in quella persona, quando a voter- lo dimostrare superiore c come condottiero c maestro di coloro cite lo circon\'acdano, to distinse dagli altri per picciolezza di persona come stanca e sfinita Ball a stare e sofTrire, uella (pale le sole ossa informano to pelle e gli occ?i si volgotio a terra Illoilmente, quasi temendo di lion gloriarsi troppo innanzi ai stioi fratelli delle ferito cite mostra loro mile sue mani. E rantista si itiostrO cosi fedele alla storia , cite chiunque abbia bene innanzi ally memoria le vi\'accende e le diverse qualitit di quei priori compagni del santo, pots direi quasi
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\par nominare ad ono ad ono i nove frad che in diverse attitudini stanno colA rac\'accolti. Ilavvisare in quel vecchio ginocchioni sul ',limo piano del quadro boon frate Leone, quello die gli curava le ferite, e nell' alt o it suo pri1110- gcnito Bernardo da Quintavalle. E forge nell' aspetto di alcuno in fra colors che figurano nell' indietro potresti leggere la indifferenza o la poca fede di colui che si e gia separato dagli altri coll'animo, e non Carl] pit) parte in bre\'acve della povera famiglia. A rendere piit efficace la espressione del fatto ag\'acgiunse it De Napoli on maestrevole apparecchio di scena, rappresentando una costa della montagna di Alvernia a ridosso della pale avviene la rivelazione del santo. E told la trovarouo tratteggiata da maestro in quel quadro, essen\'acdo pure minor lode siccome io penso, quella di aver con verita dipinta la roccia e le piante che crescono abbarbicate su per essa, che di avere scelta una tale quality e forma di montagna die meglio si accordasse alts seems del quadro religiosa e solenne, e ravvivasse it monotono aspetto di quell'uniforme vestimento dei frail. Delle ossersazioni da mold fatte at quadro del De Na\'acpoli non 6 quests it luogo di parlare, Canto piit ch'esse \bullet iguardano alcuni particolari die malamente si potrebbero intendere e giudicarsi dai lettori che non avessero presence it dipinto.
\par 11 De Napoli ha gia mostrato per altri suoi lavori a pale scuola appar\'actenga, e k, ha mostrato altresi per alcuni suoi scritti che in diverse occasioni furono da lui pubblicati per to stampe. Nessuno it pale abbia considerate In ragioni e le condizioni dell' arte moderna pith ignorare le guerre mosse nelle gallerie trancesi attonno alle opere di Eugenio Delacroix e di Paolo Delaroche. Massimamente dai propugnatori della scuola del David, i quali per volersi tener meglio fermi nella riverenza all'antico, rinnegano it secolo net quale essi vivo- no. Certamente la pittura, come le alt.; anti belle, combatte ancor essa fra tin passato ed no avvenire, ed ho nominati i contrasti title scuole francesi perclie in quella nazione apparisce la lotta sempre phi \bullet isibile, ma non gia perd', it rinnovamento di nessun arte o scienza debba venire da lei, quando la prima qua\'aclitii\tab create o di rinnovare d stata sempre propria dell'Alemagna e
\par 1 nomi she risplendono nelle due schiere opposte ispirano certamente altissinia riverenza, ma i giovani artisti i pall diumo segno di RI ura grandezza sono coloro; i (pall facendo tesoro dell\bullet antico, non si abbandonano alle intemperanze de' mo\'acderni. Per nano di costoro nil sembra che la pittura possa risorgere ad essere la fedele espressione del presente e non gia un eco languidissirno del passato; at pale risorgimento se l'arte antica potna dare la forma, la moderna darn
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\par it liensiero c Follett.). Non so bene se quei pittori ai quali ii pensiero c it tip,
\par dev'essere it greco, e vogliono trovar is Vergine nella Niobe,
\par vor\'acrun intendere Ic mie parole; lin basta cite la intendano quei valorosi pit tori ai quali viene aflidata la futura scuola napoletano. Con le gush parole tli
\par ho\'actura scuola non voglio dire ridli\bullet io di maestro esercitato per prezzo negl'isti\'actuti
\par c nelle accademie, it quale tiflicio pith essere dato e tolto Bella fortuna, ma si bene quella scuola the sta nell' esempio delle buone opere.
\par II. Dopo halo quello cite ho detto sal divers\'b0 mod\'b0 di concepire e di esprimere cite nil seiiihra di ravvisare pet 1)e Napoli , nil piacerebhe 010110 cite i giovani ritornassero inh Ilona volta a stmliare la dilrerenza di quest\'b0 pittore dagli altri c cercarne Ic ragioni. Questa dilrerenza cite ho !Rotolo fra it De Napoli ed it gran numero di pittori, i quali hanno fatto it loro corso ret\'actorico sugli antichi, e niente oltro , c una dilierenza the si pub vedere ma\'acnifestamente anche nei cartoni di un quadro. Perch\'ea, essendo questi come la espressionc di quel concetto clue not diciamo , possono bastare essi soli a mostrare la differenza dell'artista, come appunto .1a sola tela del Goff\bullet edo e del Furioso basterebbe a tnostrare la diversa forma della mente che Ii Its creati. Farebbe motto at mio proposito, come dimostrazione di ciO the ho detto, quell'ampia tela da Ini dipinta per sipario al leatro del Fondo, sells guide appunto, per (pug the riguards inveszione, si 6 mostrata la diversity lists. II quale non ha voluto, c credo clic non avrebbe sapid() concepire nes\'acslm di (incite fredde storie di mitologie, Ili, di allegoric, the sono morte per questo secolo; bast\'b0 cite a not quei pochi the ne farm() use sembrono non diversi da coloro i quali si servissero negli id odierni della vita dell'idioms Wino, ovvero veslissero It corazza de'greci e de'roniatii, oil Ince\'b0 di Fori\'acnata c di Cacciaguida. Quest\'b0 soggetto sarebbe troppo ampio, e nteriterit lungo discorso quaint() rappresenteremo in queste pagine l'opera bellissim, quel sipario. Ma oggi invece , siccome argomento pih concorde al quad!\bullet mentovato Ili sopra, accenneri) hrevemente it cartone di una Lela cite it De Na\'acpoli sta lavorando per una chiesa delta nostra citta. In esso to vedi rappre\'acsentato quel inincolo d' amore, lc quattro Marie raccolte insieme dopo la grande espiazione del Calvario. Questo motile tii lo ravvisi sot di lontano, e Con le tre croci in piccole proporzioni, occupando quasi Lotto it dtuadlro que\'acst\'b0 gruppo pietosissimo della Vergine ally (pale porgono gli nllici di Aiello le Ire sante donne dello stesso nook. una c quella Cleofa sorella di Giu
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\par seppe Patriarca, l'altra Maria Salome mad, di Giovanni evangelista e di Gia\'accomo, e la terza quella Maria Maddalena rappresentata con Canto studio da mi\'acgliaia di pittori e di scultori, the hanno voluta rendere, coin' C pure avventito, mia ideate rappresentazione del pentimento else seguila it ratio, e riconginnge l'anima a Dio. E questa specie di differenza , e voglio (lire di carattere pro\'acprio else la distingue dalte altre Marie, fu cosi bene avvertita dal pittore, else qui la rappresente in modo tutto diverso dalle altre. Le due prime abbrac\'acciano c sostengono la Vergine, else tutta fliori di sC, si lascia tratto dere indietro con un abbandono simile a quell\'b0 della morte, mentre Puna sorregge per le spalle, e Cahn, attraversandole le b\bullet accia intorno alla per\'acsona, tutta la stringe e la sostiene. llirabile espressione di alletto in questo raggruppamento felicissimo delle tre figure, quasi sono legate insieme an\'accor pin dal dolore diverso else apparisce in quei volti. E dissi di sopra, par\'aclando di esse, ch'erano nn miracolo d'amore, perchO se vineolo di parentela le stringeva a Maria, oggi 1111. altra novella r n'entela le stringe con essa ap\'acpii, del Calvario, quella con is quale Cristo voile rannodare tatti color\'b0 else seguono la sua parola. Del quale amore comandato da Cristo sono cosi ma\'acravigliosi simboli quelle pietose donne e i discepoli the danno sepoltura at Di- vino Maestro, e gli apostoli the si raccolgono tutti prima di partire a predi\'accare la Legge di amore e di carita. Ed a queste due Marie si aggiunge terzo, nella parte posteriore del quack\'b0, it bellissimo aspetto di quel Giovanni pre\'acdiletto, clic it Signore morente voile dare per figlio alla madre. Ma la terza Maria C Canto sopralT?tta dal dolore, else non pith partecipare auto- resole delle altre, e si ab?andona tutta sofa da un lato at pianto ilirotto, na\'acscondendo fra le mani la fascia. on potresti to else vedi it quadro non ri\'acconoscerla, e non ravvisare la peccatrice clic gr inipeti del more avevano renduta cosi granite e nel pentimento; alla quilt coca voile accennare it Redentore quando disse cite a 111addalena erano rimessi i suoi I?li, peroc\'aceh& s'ella mesa motto peccato, aveva pure motto amato.
\par Or io lascerd stare quelle solite lodi con lc quali si vanno celebrando gli artisti e le opere loro, quando si va parlando di utility morale o d'i?ita\'aczione ledele della natura, come se le arti non avessero altro scopo pin alto, it quale raccogliesse in sC tutti questi meschinissimi else gli uounini hanno dato ad esse. E sempre else n?i avverra di parlare degli artisti come it De Napoli, dovrO facto avendo fissa la mente a quel principio supremo che rieonosce nelle arti un solo oggetto, quell\'b0 di rivelare la verity sotto forme sensibili. La quale
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\par riNelazione della verita sotto 1.1\bullet 111C sensibili un principio cosi sublime clte.
\par ne racchiude quanti altri la mente limitata degli uomini volesse assegnare alle arti, come sono quelli della utility morale e della imitazione. E se alcuno volesse dire the it vero pm') rappresentare anche it turpe, allora lo pregherei ricordarsi, che con questo norm di vero io intend() forse ben altra cosa cli egli non ititende. Voglio dire it vero nell'ordine fisico e morale dell'uni\'acverso, nel quale e oggi Iroppo riconosciuto die it falso, it turpe e errore sono una cosa medesima, conic sono per contrario una cosa medesima it vero it hello ed it giusto. Questa verily della pittura che non ? quella puramente materiale della scuola fiamininga o di altra scuola, mi sembra di msvisarla is (tato ciS die dipinge o compone it De Napoli , it quale la trova egli stesso perch? non la so ricercando is 1111 mondo passato. Ora perch? l'esempio no par molts giovevole a rendere 'SS accessibile it senso delle mie parole , che potrebbe dai mici lettori non essere chiaramente inteso per mia colpa o vizi\'b0 net dichiararlo, io pore?, fine con nit esempio. E sarei lietissimo che it giova\'acne artista, it quale leggera per avventura quesearticolo, ne volesse fare una certa applicazione, eonsiderando le picture del nostro De Napoli, e quelle de\'acgli altri pittori.
\par lo dunque iimilagino un giovane ins into a Roma a studiare, come sit& praticarsi ancora da mile le nazioni civili del mondo , ed immagino in Itii quella tale misura d'ingegno, seuza it quote nessuna disciplina pub essere studiata con profitto. lo son certo clic dopo lo studio al quale Utak\'acSil. it soggiorno di is quella merlin citta, it giovane piS o mono diventera pit- tore, e fora 1)(1000 pratica null arts sua. I saggi che ne halm\'b0 dati da tren\'act anni in qua Usti i nostri giovani ritornati da Roma ne sotto buonissima pro\'acva; a giustificare le quali parole non credo di aver bisogno di pis lungo di\'acscorso coi miei lettori. Perciocch? si pttti lien (lire cite da trent' anni la pit\'actura ii,yoletatia ha seguito it rinllovamento dell' arte avvenuto in Italia .1 prineipiare del nostro secolo, nel goal rinnovamento not siamo stati prece\'acduti dagli altri. Ed ho pur detto i nostri giovani tutti, perch? non si potreb\'acbe negare che dal soggiorno di Roma is giovane, qualunque sin l'ingegno , dovra ricavare pia o meno una certa attitudine nella prat'. dell' axle sun, ed una certa giustezza net sedere. Ma quanti di quei saggi che oggi odor- nano le reggie di Napoli e delle site vicinanze, non sono stati eiii raggiunti dai loro autori quando sono venuti a bavorare in Napoli? Volete voi the it cielo di Rom fecondi l'ingegno artista , e che quello di Napoli lo uccida?
\par I 52
\par to credo bene the it \bullet ielo di Roma to fecondi, ma in questo appimto io ere- do (Ii (lover ravvisare l'ingegno vero c potente, quando non t\bullet agga la sua 1 ita dalle sole memorie del passato, e non ritorni in patria a morire. In mezzo alle opere di questi ultinii, sieno statue o sieno tele, troverete sempre le fi\'acgure di quell\'b0 e di quell\bullet Aro antore anlico, a vedrete anche tin grail nu\'acmero di figure aggruppatc ma le vedrete con quell(' stessa freddezza di colui the legge una lunga poesia, nella quale nt uu in it pensiero e r\bullet ffetto. Que\'acsto io so bene die gli originali di inolti 1oitturi ii cerco dopo alcun esercizio di memoria, e li ritrovo net Giudizio, nella Scuola di Atene e uel Parnasso, ma gli originali di Illichele De Napoli li trovo per tutto it mondo.
\par Cesare Dalbono
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