Il pittore Giovanni Romagnoli

(Fonte : Dedalo - Rassegna d'arte, 1925-26)

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Homer Saint-Gamleus, direttore delle Belle Ariti nell'Istituto Carnegie, parla di Romagnoli cos�: " Romagnoli nacque nel 1893 e studi� nell'Accademia di Bologna. Egli ha dipinto nudi eccezionali per la loro vita e il colore brillante (for their vitality and brilliance), mediante una tecnica che � tutta sua propria, ma che mostra il senso e l'intelligenza della luce che sono caratteristici dello Zorn. Questo � il primo quadro che egli ha esposto nel nostro paese, ed egli � il pi� giovane artista che ha ottenuto una cos� grande distinzione al Carnegie lnstitute". Il paragone con Zorn � oltremodo lusinghiero, se si pensa che il Saint-Gaudens nello stesso tempo afferma la schietta originalit� del nostro pittore. Questo Dopo il bagno, che un critico americano ha distrattamente battezzato per un � Susanna � ma che potrebbe essere benissimo una � Betsabea �, � davvero una pittura ammirabile, e per la bellezza del nudo stupendo e per l'armonia della composizione. Nessun contrasto spiacevole, fra la solida femmina nuda che ci volge il dorso carnoso e le reni potenti, gi� fino alle cosce lunate e alla gamba forte e rotonda (tutta un po' massiccia, ma piena di sangue, di giovinezza, di vigore, bellissimo animale sotto la cui cute rosea sembra di veder palpitare il corso misterioso delle vene), e la camerista vestita che le sta ai piedi, e il cui braccio sembra anzi riprendere armonicamente il tono caldo della gamba nuda. Cos� il suo volto un po' chino di fronte, compie quello dell'altra che noi intravediamo solamente, fresco e bello, di profilo. Il colore compie la fusione; dalla tinta dorata,leggera, trasparente ma pure solida, del nudo, al bianco luminoso del lenzuolo e delle vesti, al verde basso dei panneggiamenti e del tappeto, alla scatoletta dorata, in terra, a destra, che risplende piena di bagliori.

Le stesse virt� troviamo nelle opere venute dopo, in questi due ultimi anni, nella Bagnante, nella Toletta, nelle Ballerine, nel Micio, ma, soprattutto nella Estate (1923), e nella Venere, che � la pi� recente delle sue pitture gi� conosciute. L'Estate � ben nota. La bellissima donna � stata sorpresa dal sonno nel caldo meriggio estivo; i lini sottili si sono sollevati a cacciare il calore noioso, ed ella � rimasta cos� ignuda senza saperlo, ma comunque, lontana da occhi profani, mentre accanto a lei, appoggiata a lei, la creaturina ignara dorme profondamente, e con la sua purezza dona innocenza a tutta la scena. � un nudo castissimo anche nella sua opulenza procace, condotto senza preoccupazione di idealizzarne le forme, qua e l� un po' grosse; ma l'idealizzazione viene dal colore, da quella sua luminosit� diffusa inspiegabile che � ben del Romagnoli, e che non gli deriva da nessun altro. Il nudo non � roseo, bens� candido, ma caldo, quasi d'avorio; attorno, la sinfonia dei rossi del tendaggio, dell'azzurro della coperta, del bianco dei lini e delle lenzuola, mentre in basso, a destra, splende un bacile di rame accanto ai vasi di Murano verdi. La Venere � un po' una derivazione della Estate. La figura infantile � scomparsa; la donna ignuda � sola. Le tinte sono pi� chiare, pi� dorate; i bei seni sono scoperti. C'� lo stesso abbandono; ma anche, in maggior grado, quella felicit� della carne sana e soddisfatta, quel vigore e quella salute che sono, in fondo, la caratteristica principale dell'arte di Giovanni Romagnoli.

Il critico del New York Times Magazine, afferma che la pittura del Romagnoli "rappresenta il gusto e le intenzioni di una scuola speciale, che � rappresentata valorosamente dal Besnard in Francia, e, meno (less ably) del defunto Zorn in Svezia, e non ha nessun rappresentante in America". Anche il paragone col Besnard e puramente esteriore, ma non � meno onorevole. Comunque, pi� giusta e pi� notevole mi sembra la profezia di un altro critico, quello della New York Herald Tribune; pur cos� severo - e ingiustamente - con altri noti artisti italiani: " Vi � in questo pittore una tale ampiezza di concezione e di stile, da farci prevedere che Romagnoli avr� una parte considerevole nella rinascita della sua scuola "; cio�, della scuola italiana. Anche la migliore critica italiana ha riconosciuto concordemente l'importanza dell'opera sua. Cos�, Antonio Maraini, nella Tribuna, accoppia la gioia del suo colorito con quella di Armando Spadini; cos� Giuseppe Fabj, nel Mondo, parla dell'influenza esercitata su lui da Monet, Renoir, Degas: " ma pur essendo in certo senso il continuatore di questi maestri, Romagnoli � rimasto tuttavia pi� italiano nello spirito, classico nella costruzione solida, accurata, finita della figura, quasi settecentesco in certe composizioni mosse, vivaci, ariose "; cos� Ugo Nebbia, nel Resto del Carlino, lo loda apertamente, tanto " franco e intenso � il suo modo di costruire a sicure pennellate, ambientare, e, soprattutto, colorire in gamme raffinatissime, specie per dar carnosit� dorata a certi nudi femminili...". E si potrebbe continuare.

Ora egli si prepara fervidamente a opere maggiori. Il suo ingegno � maturo, ed egli ha acquistato ormai la piena conoscenza delle proprie possibilit�. La sua tecnica, ormai, non ha pi� bisogno di progredire; sarebbe anzi male, se egli volesse spingere pi� oltre quella sua stupenda facilit�. Gli artisti che possedono questo divino dono, debbono guardarsi da un pericolo che sta in agguato: diventare la cifra e la maniera di se stessi. Ma questo non � altro che un avvertimento. Romagnoli � cos� solido e sincero che non si lascer� mai attrarre dagli allettamenti dei facili successi. Ho veduto nel suo studio un quadro ancora incompiuto, in cui il nudo della modella casta e tozza, reso senza nessuna preoccupazione di accademia, � bellissimo per quelle sue carni rosa e oro, che non si capisce davvero come Romagnoli faccia, a farle cadere dal pennello. E fin qui si va a meraviglia. Ma bisogna fermarsi qui. Infatti, il suo maggior pensiero non � pi� quello della tecnica, bens� della composizione. Egli possiede senza dubbio il senso della composizione; basterebbe Dopo il bagno per dimostrarlo. Ma fino ad ora l'effetto era conseguito naturalmente, o, se vogliamo, casualmente, senza che egli se ne desse pensiero. Oggi non � pi� cos�. Romagnoli prepara il gran quadro, in cui tutte le sue virtuosit� precedenti si accordino attorno a un bel nudo, in un soggetto famoso: � Susanna al bagno �. Attendiamolo fidociosi alla prova; e intanto ammiriamo insieme questo disegno per la Susanna, di cui � difficile immaginare qualche cosa di pi� bello, di pi� mosso. di pi� vivo.

GIUSEPPE LIPPARINI.

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