Pillole d'Arte

 
   

 
(Fonte : Opere di scultura e di plastica di Antonio Canova - 1821)

LAURA

Busto in marmo


Vedi ben quanta il lei dolcezza piove. (Petr.)

E piacemi i modelli ravvicinando di due diverse nazioni (1) parlare ora di quella Laura, che fortunata al pari di Beatrice vive immortale negl'immortali versi di Francesco Petrarca. Se non che, essendo stata la natura, non so se io dica meno generosa, o diversamente liberale, sotto il ciclo della Francia, anche lo Scultore dovette dare alla sua leggiadra Avignonese quella fisonomia, che fosse propria della sua nazione. E dissi diversamente liberale in fatto di avvenenza, perchè chi mai può mettere in dubbio quel costante vezzo, che ne' femminili volti delle Franche donne si rinviene, piacente spesso assai più della stessa bellezza, e per ispiegare il quale pare che i Francesi creato abbiano a bella posta il vocabolo joli, anche di suono cotanto lusinghiero?

E se Simone Memmi, che certamente pittore sommo non era, pure al dir del Petrarca fu in Paradiso, prima che ne scendesse quella sua Donna gentile, e la ritrasse, per far fede qua giù del suo bel viso, si che l'opera, prosiegue egli, fu ben di quelle, che nel Cielo si possono immaginare, ma non qui fra noi, ove le membra fanno all'alma velo, ed ottenne dall'innamorato Poeta che il proprio nome per doppio carme chiarissimo sino a noi discendesse; di quai lodi il Cigno di Sorga non avrebbe reso lieto colui, che con l'opera sua immortale, e ben altrimenti, che in carta ritraendola, le vaghe sue forme ci rappresenta? E con qual arte in vero maggiore poteva Canova destare nel freddo marmo quella ineffabile dolcezza, di cui si soavemente ci parla in mille, e care guise il dolcissimo Poeta, e in qual modo farei meglio comprendere quell'amoroso sguardo in sè raccolto, che quasi velo di modestia il bel volto le adombra ?

La bocca di Laura è piccioletta, e le labbra schiudonsi ad un tale mansueto riso, che ad amarla t'invita. Picciolo è il naso, breve il mento, pieghevolissimo il collo. Un nastro le cinge i capelli, che in ristrette anella le ricadono sopra la fronte, mentre i più lunghi tessuti in larghe trecce, delle quali si sovente c'intrattiene l'innamorato cantore, le si ravvolgono in mille vaghi nodi intorno il Capo. Laura, tu sarai per triplice Corona famosa. Tre sublimi sorelle, Poesia, Pittura, e Scultura, ben faranno, contro l'insulto de' secoli, schermo al tuo bel nome.